I termini birra di abbazia e birra trappista ricorrono spesso nella terminologia birraria e spesso sono usati in modo inappropriato. Vale la pena di fare chiarezza, perche' il significato (almeno per quanto riguarda trappista) e' ben preciso, e le birre che se ne fregiano hanno una storia ed un prestigio che non si puo' trascurare.
Cominciamo dal termine trappista. Non e' solo un termine semplicemente descrittivo, e neppure uno stile ma e' una vera e propria "D.O.C", il marchio e' quello di "Autenthic Trappist Product" (che vedete in questa pagina).
Una birra puo' fregiarsi di questa denominazione solo se e' prodotta direttamente da monaci trappisti, o sotto il loro diretto controllo: son quindi escluse le birre prodotte su licenza al di fuori del monastero.
Possono chiamarsi trappiste sei birrerie belghe. Le cinque piu' tradizionali sono le celebri Chimay, Orval, Rochefort,Westmalle e Westvleteren; a queste si e' aggiunta da pochissimo tempo (dal 1999) la Achel, prodotta in un monastero vicino al confine con l'Olanda.
Non vi e' alcuna necessita' che il monastero sia in Belgio per produrre una Trappista "Autentica", infatti per decenni all'elenco sopra citato si aggiungeva la birreria del monastero olandese di La Trappe - ma il suo status e' ora dubbio a causa di accordi produttivi verso l'esterno. Anche se i monaci hanno conservano un coinvolgimento commerciale nelle birre, queste sono ora prodotte all'esterno e non piu' sotto il loro controllo, ed e' per questo che sulle bottiglie di La Trappe non vedete l'importante marchio. E' un po' buffo leggere (in un intervista al manager della birreria olandese) che "dopotutto la perdita del marchio non e' grave: nell'etichetta ce ne sono gia' tanti..."
Trappista non e' uno stile, quindi, infatti la quindicina di birre prodotte in questi monasteri differiscono parecchio l'una dall'altra. E' non e' neppure un marchio di qualita': esistono ovviamente ottime birre "laiche", e d'altra parte essere monaci trappisti non garantisce di per se che si e' in grado di essere anche un eccellente birraio, ma, a quanto pare... aiuta! Insomma, e' un fatto che tutte le cinque classiche birrerie trappiste producono birre straordinarie che hanno fatto scuola nel mondo della birra; e la sesta, la Achel, ha cominciato bene grazie all'impegno e la supervisione diretta dei mastri birrai di Rochefort e di Westmalle.
E le altre birre? La Abbaye de Rocs, de Bonne Esperance? Vengono indicate col termine "Biere d'Abbaye", il che puo' generare confusione: infatti potrebbe far pensare che siano prodotte da monaci di ordini diversi... Ma non e' cosi': si tratta di birre che nello stile ricordano alcune delle trappiste, e hanno spesso una certa attinenza con qualche abbazia, ma sono prodotte da birrerie "laiche". Il legame con una abbazia puo' essere piu' o meno forte: a volte producono su licenza e con la ricetta di un monastero, altre volte pagano solo per lo sfruttamento del nome; altre volte l'abbazia richiamata nel nome non ha mai birrificato, o magari non esiste piu' da diverso tempo, o non e' mai esistita. Fra le "abbey beers" possiamo includere anche birre che sono laiche anche nel nome, ma dallo stile vicino alle monastiche (es la Noel Baladin).
Anche qui, il fatto di non essere "trappiste autentiche" non pregiudica la qualita' (vedi ad esempio la straordinaria Abbaye de Rocs) anche se molti esemplari non sono decisamente all'altezza...
Copyright 2002 Massimo Faraggi - in origine per maxbeer.org
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